In questo articolo andremo a vedere tutto ciò che devi sapere sull’acrilico per la ricostruzione unghie.

Il sistema liquido e polvere (così chiamato tecnicamente) è uno dei prodotti che ultimamente sta avendo sempre più successo nei saloni di ricostruzione unghie.

Infatti, sono sempre più le onicotecniche che lo preferiscono al Gel in quanto è un prodotto che ha molteplici caratteristiche che possono aiutarti a lavorare meglio con le tue clienti.

Che cos’è l’Acrilico?

L’acrilico unghie è un prodotto formato da una parte liquida e da una parte solida che è la polvere acrilica.

La sua particolarità è data dal fatto che per polimerizzare, non ha bisogno di una lampada come il Gel.

Il sistema UV GEL utilizza i raggi UV come energia per far avvenire la reazione mentre il sistema a liquido e polvere utilizza il calore dell’ambiente.

Hai capito bene, a differenza del gel, l’acrilico si indurisce grazie all’ambiente che lo circonda!

La difficoltà di utilizzare questo prodotto sta proprio nella polimerizzazione, infatti questa reazione inizia nel momento stesso in cui si vanno a miscelare liquido e polvere per andare a creare la pallina di acrilico e nel giro di pochi minuti, quella pallina si andrà ad indurire grazie proprio al calore o dell’ambiente o del calore delle mani della cliente!

Questa caratteristica potrebbe sembrare una caratteristica sfavorevole, in realtà è proprio il suo punto di forza!

E’ grazie a questa qualità che l’acrilico è l’unico prodotto con il quale riusciamo a creare una struttura e moderarla avendo il pieno controllo di ogni istante in cui si sta polimerizzando.

Per riuscire ad utilizzare bene questo prodotto senza avere difficoltà o comunque per facilitare l’utilizzo del sistema liquido e polvere dobbiamo prendere in considerazione i cinque aspetti:

  1. L’ambiente in cui lavoriamo (la temperatura e l’umidità)
  2. La polizia nel lavoro.
  3. Il pennello.
  4. La qualità del prodotto che stai utilizzando e
  5. Il metodo di applicazione.

Acrilico e l’ambiente di lavoro:

Proprio perché la polimerizzazione dipende dal calore è importante conoscere i tempi di polimerizzazione che dipendono appunto dalla temperatura dell’ambiente in cui lavoriamo.

Infatti, lavorare in un ambiente freddo rallenterà il meccanismo di reazione e ti porterà ad avere una consistenza del prodotto molto più liquida rispetto a lavorarlo in ambiente più caldo dovrà avrai il prodotto che polimerizzato più velocemente per cui molto spesso non farà in tempo ad applicarlo che già inizierà da indurirsi.

Quando abbiamo questi due estremi quindi un ambiente troppo freddo o troppo caldo sicuramente avrai problemi di sollevamento o rottura del prodotto perché il prodotto non sta polimerizzato nel modo corretto nel senso che le due parti il liquido e la polvere sono o in eccesso o in difetto, una rispetto all’altra e quindi non si andranno alle gare in modo corretto tra di loro.

Acrilico e pulizia:

Il secondo aspetto da tener conto è la polizia nel lavoro e il saper utilizzare il prodotto quindi il modo in cui andiamo a prendere la pallina di polvere e il modo in cui andiamo a pulire il pennello.

Infatti, se andiamo ad utilizzare una consistenza molto liquida ci ritroveremo con della polvere intrappolata all’interno delle setole che si andrà ad indurire oppure andrà a contaminare il liquido all’interno del porta monomero e in questo modo ti ritroverai a lavorare con del liquido sporco e già dopo la seconda terza unghia che andrai a fare ti porterà a non riuscire più a creare la pallina della corretta consistenza o della corretta grandezza.

Se non riesce a lavorare bene con questo prodotto un altro aspetto da tenere in considerazione è proprio il pennello che probabilmente non è adeguato e può essere non adeguato in quanto le setole non sono setole naturali oppure la forma è eccessivamente grande o una forma inadeguata per il tipo di unghia che stai utilizzando.

Molto spesso mi ritrovo in classe delle allieve che hanno dei pennelli estremamente piccoli o ad esempio con setole non di alta qualità dove solamente con il cambio del pennello riescono a lavorare molto meglio il prodotto che fino a pochi minuti prima hanno riuscivano a gestire.

Acrilico: pennello e prodotto

Il pennello è importante esattamente come la qualità del prodotto che stai utilizzando.

Infatti, sia liquido che polvere possono avere caratteristiche diverse e miscelazioni diverse in base al brand che stai utilizzando.

Queste caratteristiche possono essere ad esempio il fatto di avere una velocità di reazione più veloce rispetto al normale oppure avere un tempo di asciugatura molto più lenta o a volte ci sono dei liquidi e polveri di bassa qualità con i quali non riesci proprio a creare le palline corrette anche se stai utilizzando un buon pennello e quindi non riesce a muoverli facilmente proprio perché non hanno un ottima lavorabilità.

Tutto questo può dipendere anche dall’ambiente in cui lavori come abbiamo detto prima a temperatura e umidità proprio perché ci sono dei brand che possono essere più performanti all’interno di un ambiente un pochino più umido o un po’ più freddo, rispetto ad altri che possono essere lavorati molto più facilmente in un ambiente più caldo.

Quindi, facendo un’analisi dell’ambiente in cui lavori e della regione in cui lavori, possiamo andare a scegliere un brand rispetto all’altro proprio perché avranno delle caratteristiche diverse e ti permetteranno di trarre il massimo dalla loro lavorazione.

Acrilico e Metodo di lavoro:

Infine, l’ultimo elemento ma non in termini di importanza è proprio il metodo di applicazione del prodotto fondamentale per riuscire ad applicare bene il prodotto e avendo anche tempo di stringerlo quindi riuscire a fare un buon pitching e ottenere una struttura corretta.

Infatti, se ti ritrovi a non riuscire a lavorare bene il prodotto anche se ha il prodotto di qualità il pennello corretto è l’ambiente ideale molto probabilmente è il metodo che non è adatto.

Spesso durante i miei corsi vedo molte onicotecniche che muovono l’acrilico con gli stessi movimenti con cui applicano il gel e questo è un grande errore perché la consistenza corretta che deve avere l’acrilico non permette di essere applicato esteso come se fosse un gel.

Questo vuol dire che molto probabilmente stai lavorando il prodotto troppo liquido e questa è una cosa che non va bene, soprattutto perché lavorare con un eccesso di liquido porta a sviluppare delle allergie cutanee.

Quindi, per riuscire a lavorare meglio l’acrilico ti consiglio di:

  1. Lavorare in un ambiente all’interno del quale hai una temperatura che va intorno ai 20 – 25 gradi con un’umidità del 50 per cento circa.
  2. Con un pennello è un prodotto che ti permettano di lavorare correttamente quindi dovranno essere di alta qualità.
  3. Usa un metodo che non ti faccia rovinare il pennello contaminare il monomero e soprattutto ti permetta di applicare il prodotto nel modo giusto per ottenere una corretta struttura chimica e fisica.

Conclusioni:

L’acrilico è un prodotto meraviglioso che ti permette di lavorare unghie difficili e ti permette di creare delle ricostruzione unghie belle e durature nel tempo.

Ovviamente, devi sapere come lavorarlo in modo professionale e l’unico modo per farlo è quello di frequentare un corso di formazione professionale.

Ti auguro una buona formazione,
al prossimo articolo 😉

Roberta Giannetti
Autrice del libro Professione Onicotecnica e
insegnante del Metodo Professione Onicotecnica

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