La rimozione del prodotto è una delle procedure che viene più trascurata durante i corsi di ricostruzione unghie.

In generale viene trascurata anche dalle clienti stesse, in quanto poco informate, non capiscono quanta importanza ha questa procedura per la salute delle loro unghie naturali.

Sono certa che anche nel tuo salone arrivano clienti che a distanza di 3 settimane sono sprovviste di prodotto sulle unghie. In molte credono di farti una cortesia dicendoti; “Guarda ho rimosso il prodotto da sola…ti ho reso il lavoro ancora più facile!”, non capendo che questo è il primo passo per avere unghie naturali deboli e assottigliate. 

Il problema della rimozione sbagliata delle unghie ha due responsabili principali:

  1. LA PRIMA responsabilità è della cliente che tramite te deve rendersi conto di cosa comporta questa procedura se fatta nel modo errato.
  2. LA SECONDA responsabilità è tua di onicotecnica, in quanto DEVI conoscere il modo più sicuro (per l’unghia naturale), per rimuovere ogni tipo di prodotto.

Cosa devi sapere per iniziare

Qualsiasi prodotto rimosso completamente e ri-applicato ogni 3- 4  settimane tramite lima o fresa (vale anche per lime con grana più leggera), porta la lamina ungueale ad assottigliarsi ed indebolirsi.

Questo è una conseguenza alla quale non si può porre rimedio in quanto la lamina ungueale viene comunque assottigliata. Ti sarà capitato di lavorare sicuramente con unghie forti che non ne risentono della rimozione, quindi lucidandole e trattandole con olio possono apparire più sane – ma la lamina ungueale viene comunque assottigliata. 

La rimozione impropria del prodotto è la causa più comune dei danni alle unghie naturali.

Vedo moltissime onicotecniche che puntano a velocizzare il processo di rimozione del prodotto, ma quello che devi comprendere è che si possono velocizzare alcune procedure, ma è molto importante che ti prenda il giusto tempo per seguire le procedure corrette per effettuare una rimozione del prodotto, in modo professionale.

Quello che dico spesso alle mie allieve e alle ragazze che mi seguono nel Gruppo Professione Onicotecnica, è di puntare sul VALORE di ciascun trattamento e non sulla quantità di trattamenti erogati.

Più valore inserisci nei tuoi trattamenti e più i tuoi trattamenti avranno valore!

Un’onicotecnica di successo si vede da come mantiene le unghie naturali delle clienti e come le “cura” durante gli anni, non solamente in che modo effettua una ricostruzione.

Cross-link

cross-link

Ciò che rende i materiali inattaccabili da smalti e acetoni sono i cross-link, cioè il reticolato che forma quel determinato prodotto.

Questo reticolato rende i prodotti molto più resistenti, ma anche molto più difficili da rimuovere, ed è proprio questo il principale compito del reticolato, cioè far evitare il disciogliersi del prodotto nel momento in cui si utilizza un solvente.

Solo i polimeri con poco reticolato possono essere disciolti nei solventi. Per farti capire meglio ti spiego molto semplicemente come lavora il solvente.

“Immagina un rotolo di carta igienica che viene immersa in un contenitore con dell’acqua. L’acqua (solvente) entra nella carta e la rigonfia fino a portarla in brandelli. Nello stesso modo il solvente entra nel polimero e lo rigonfia fino a che non si rompe in pezzettini.

Tipologia di prodotti

Partiamo dal classificare i prodotti in: 

  1. Prodotti solubili: sono quei prodotti che si sciolgono completamente quando sono immersi in un solvente per un determinato periodo di tempo.
  2. Prodotti non solubili: non significa che in assoluto non lo sono, ma che probabilmente ci vorrà un tempo molto più lungo per vedere un minimo di effetto.

Nei primi rientrano l’Acrilico, la fibra di vetro o di seta e il Soak off.

Nei secondi rientra il GEL che è un prodotto per definizione non solubile, perché ha moltissimi cross-link ed è resistente a molti solventi, e questo rende la sua rimozione molto più difficile e complessa.

E’ importantissimo conoscere le procedure di rimozione di ogni prodotto perché ti permette di avere una cliente soddisfatta anche solo per aver tolto la ricostruzione e vedersi le proprie unghie non danneggiate e non come succede in molti casi, dove chi si toglie la ricostruzione non fa che lamentarsi di quanto sia invasivo il prodotto, senza sapere che non è il prodotto che è invasivo, ma sono le procedure di rimozione ad esserlo. Ci sono procedure di rimozione anche per togliere il gel che servono a limitare i danni che puoi portare alle unghie.

Ma allora qual’è il solvente migliore per ogni tipo di prodotto?

Il miglior solvente che puoi utilizzare per il tuo prodotto è quello consigliato dalla casa cosmetica, infatti non c’è miglior solvente di quello che è stato studiato appositamente per quel determinato prodotto.

La rimozione del prodotto

come rimuovere i prodotti per unghie

Le giuste procedure per la rimozione del prodotto, come ti ho detto sono fondamentali per non rovinare le unghie naturali.  Adesso però voglio darti qualche trucchetto per poter rimuovere un materiale con un solvente velocemente, quindi ridurre i tempi e a volte significa anche dimezzarli.

> Linee generali da seguire durante una rimozione sono:

i metodi di rimozione sono due:

  • Immergere le unghie in un contenitore con del solvente
  • avvolgerle nell’alluminio con del cotone imbevuto di solvente.

Entrambi sono metodi corretti, sicuramente con il secondo avrai un risparmio di prodotto in quanto si utilizza solo il solvente imbevuto nel cotone.

>E’ importante rendere la superficie dell’unghia porosa, così da permettere al solvente di penetrare all’interno del prodotto (acrilico, soak off, fibra di vetro).

>Immergere le unghie all’interno di un contenitore apposito o avvolgere con l’alluminio e un pezzettino di cotone imbevuto con l’acetone.

(E’ in questa fase che hai la possibilità di ridurre i tempi di rimozione andando a scaldare il solvente, infatti con un solvente a cui alzi leggermente la temperatura anche con un asciugamano caldo riesci a dimezzare i tempi di attesa).

> I tempi di posa del solvente che ti permette di rimuovere completamente il prodotto dalle unghie naturali senza andare a limare ulteriormente sono variabili in base:

  • Al tipo di prodotto (acrilico, soak off,…).
  • Allo spessore del materiale.

Sicuramente un unghia con il soak off sarà molto più veloce da rimuovere che un’unghia in acrilico. C’è un altra cosa che determina la lunghezza del tempo di posa del solvente nel soak off, e cioè se hai un Soak off che non ha bisogno di preparatori e un soak off a cui invece applichi un Primer non acido – ad esempio – perché vuoi prolungarne la durata – è normale che le unghie senza preparatori avranno  una rimozione molto più veloce, rispetto alle unghie con i preparatori.

A questo punto hai le unghie immerse o avvolte con l’alluminio è importante rispettare il tempo di posa e non tirare fuori le unghie prima. Se ad esempio hai le unghie immerse e togli la mano dal remover per vedere se si sta iniziando a sciogliere, questo porta il prodotto ad asciugarsi velocemente e quindi a dover allungare i tempi di posa perché dovrai iniziare da capo.

> Passato il giusto tempo iniziare a togliere DELICATAMENTE il prodotto disciolto dall’unghia naturale

Questo è il passaggio che può andare a rovinare le unghie naturali.

Infatti a questo punto ti trovi davanti un’unghia che è stata immersa in un liquido per 15-20 minuti, quindi sarà molto più morbida e delicata, non devi in nessun modo fare pressione sulla lamina ungueale, altrimenti sarai la causa delle macchioline bianche post- rimozione, che non sono altro che lamelle sollevate a causa di un danno.

> Finito di rimuovere il prodotto manda la cliente a lavare le mani. Successivamente inizia a trattare le unghie naturali con prodotti specifici per mantenerle sane.
> Consiglia alla tua cliente un trattamento obbligatorio per casa con tutte le dovute raccomandazioni per non ritrovarsi con unghie rovinate dopo qualche giorno.

Segui questi piccoli passi e vedrai che non avrai alcun problema di rimozione del prodotto, ma avrai sempre più clienti soddisfatte dei tuoi trattamenti.

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– Roberta 😉