Voglio darti il benvenuto in questo nuovo articolo, iniziando con una premessa.
La professione di onicotecnica, in quasi tutte le regioni d’Italia non è riconosciuta, e questo è un male per tutte quelle professioniste che sanno lavorare bene e hanno una formazione solida alle spalle, ma un bene perché se tutte le onicotecniche potessero aprire il loro salone di ricostruzione unghie, si creerebbe davvero molta confusione e sarebbe davvero un problema, dato che moltissime non hanno una formazione adeguata.
Se stai cercando di diventare onicotecnica solo per arrotondare il tuo stipendio, devi sapere che questa professione non è semplice.
Ogni giorno, per 8 ore quasi consecutive, a volte anche di più, stiamo a contatto stretto con persone diverse, che ovviamente, hanno sulle loro unghie problematiche diverse, e se non sappiamo come dobbiamo comportarci creeremmo solo grandi danni. A volte irreparabili.
Non devi mai dimenticare di avere una grande responsabilità verso la cliente. È importante perché lavoriamo su una parte del corpo che effettivamente è morta, ma è collegata direttamente con parti vive che, al minimo passo falso può fuoriuscire del sangue e questo non deve assolutamente accadere.
L’unghia risponde a qualsiasi cosa le succeda e subisce anche quello che succede all’interno del nostro corpo. Ecco perché se prendiamo dei farmaci, se al nostro corpo mancano delle vitamine, o abbiamo problemi ormonali ecc, essa può subire delle modifiche.
La funzione dell’unghia è quella di proteggere l’ultima falange, un ossicino che si trova proprio nella punta delle dita e che ci permette di svolgere lavori o attività minuziose che quotidianamente ci capita, anche involontariamente, di esercitare.
Non smetterò mai di ripetere che bisogna fare molta attenzione quando trattiamo la cliente e come la trattiamo, l’entrata di microorganismi può creare gravi danni.
Uno dei danni che più spesso causano le professioniste del settore, avviene nella zona delle cuticole.
Quando si vanno a trattare, si pensa che togliere è meglio. Non è affatto vero. Ho visto molte colleghe ‘scagliarsi’ sulla zona delle cuticole, lì dove non c’era nulla da togliere.
Ti mostro una foto di come è stata trattata la zona delle cuticole ad una mia cliente che non vive più nella mia stessa città e che ha dovuto provvedere per rifare un refill, su un lavoro che le avevo fatto io.
Quello che mi preme rivelarti è che, questa mia cliente, ha cuticole molto sottili, quasi inesistenti.
Quando le tratto quella zona mi basta passare una punta per la preparazione, a velocità bassissima, e il gioco è fatto. Non ho bisogno di utilizzare nemmeno la tronchesina. Ahimè, come puoi vedere, questa collega le ha completamente tirato pezzi di pelle, oltre la banda epidermica.
Una domanda che mi viene spontanea è: ‘perché le onicotecniche si accaniscono tanto?’.
La parte di ‘’cuticola’’ che tutte le onicotecniche tagliano, non è che la parte finale della pelle viva, non è pelle morta, quella zona è molto vascolarizzata, e se sbagli a tagliare, la fuoriuscita di sangue è inevitabile.
Con questo non ti sto dicendo che a me non capita di tagliare quella parte, in nessun caso. Sì, lo faccio anche io, ma non nel modo in cui lo fanno la maggior parte delle onicotecniche. Aiutandomi con la tronchesina della giusta dimensione, taglio quelle parti frastagliate che mi potrebbero dare molto fastidio con l’applicazione del prodotto, ma ho detto taglio, non strappo. Ecco perché si causano molti danni, perché, utilizzando le forbicine si va a ledere, infiammando tutta la pelle. Le tronchesine vengono utilizzate dalle mie colleghe, come se con la pinzetta vanno a tirare i peletti delle sopracciglia. Quello che faccio io è posizionarmi con la tronchesina dove inizia la parte staccata della pelle o frastagliata e tagliare, ricorda, non prendere il pezzo di pelle tirando.
Assicurati che la tua tronchesina funzioni perfettamente per evitare di strappare.
Come fare? Chiudendo le lame, devono combaciare perfettamente tra di loro.
Per evitare una manicure aggressiva esiste il cuticle remover, un cheratolitico che ammorbidisce quella zona e facilita la rimozione delle cuticole. Assicurati di rispettare le indicazioni del prodotto, un semplice bastoncino d’arancio può aiutarti. Ricordati di sciacquare bene la zona con l’acqua, così da ‘disattivare’ il cuticle remover ed evitare che continui a ‘lavorare’. Ogni procedura richiede conoscenza e attenzione, anche in questo caso potresti causare dei danni, se non sai come utilizzare questo prodotto.
Ti saluto, augurandomi che leggerai i prossimi articoli, con una preparazione cuticole eseguita in sicurezza, senza aver usato tronchesine o forbicine o aver danneggiato la banda epidermica.
Per scoprire di più, su come togliere le cuticole e conoscere tutto quello che nessuna insegnante ti insegnerà sul mondo della ricostruzione unghie, iscriviti al Prossimo Corso Professione Onicotecnica.
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