PROBLEMATICHE SULL’UNGHIA PER CUI LA RICOSTRUZIONE UNGHIE DEVE ESSERE TOLTA E IL REFILL NON EFFETTUATO.
Molte clienti nutrono molta paura nei confronti della ricostruzione unghie. Questo è dovuto sia alle false informazioni che circolano, soprattutto su internet, sia perché la loro onicotecnica non ha le giuste conoscenze di come lavorare in sicurezza, soprattutto in fase di igiene, finendo molte volte per ferire la cliente e creare gravi danni ed infezioni. Ovviamente anche la cliente potrebbe non rispettare importanti regole e rischiare, lei stessa, di creare dei danni inconsapevolmente.
In questo articolo andrò a spiegarti quando e perché la ricostruzione unghie deve essere assolutamente rimossa dalle unghie della tua cliente e quando non bisogna assolutamente effettuare il ritocco.
QUANDO TOGLIERE LA RICOSTRUZIONE UNGHIE E QUANDO NON BISOGNA EFFETTUARE IL REFILL: INFEZIONI
Due principali infezioni che possono colpire le unghie delle mani sono:
- L’ONICOMICOSI: è un’infezione micotica dove i miceti riescono a sopravvivere sull’unghia. Questo avviene quando l’unghia è stata danneggiata in qualche modo. Questo patogeno riesce a sopravvivere grazie all’umidità e, una volta contratto è veramente molto difficile guarire da esso, perché i batteri di quest’infezione vanno a nutrirsi con le cellule di cheratina della lamina, ecco perché l’unghia tende a sgretolarsi, in questo caso.
- PSEUDOMONAS AERUGINOSA è un’infezione batterica che si può trovare sia tra prodotto e lamina che tra letto ungueale e lamina. In quest’infezione, i patogeni, anche qui, riescono a sopravvivere grazie all’umidità, ma a differenza dell’onicomicosi, non vanno ad intaccare la struttura dell’unghia, ma si nutrono degli oli presenti sulla lamina.
Solo attraverso esami specifici come l’esame micologico, potrai accertarti che si tratti proprio di queste infezioni. Non basta assolutamente che tu, come onicotecnica, dia un’occhiata al volo per dare una sentenza o addirittura una cura. Altre patologie ungueali potrebbero somigliare a un’infezione micotica, ma magari non si tratta di questa, daresti solo preoccupazioni inutili alla tua cliente.
Ricorda che non sei un medico e non puoi assolutamente prescrivere un farmaco. Se hai anche solo un dubbio, manda subito da un medico la tua cliente se presenta sull’unghia un problema che ti insospettisce.
Se continuerai a lavorare, effettuando il refill, su unghie che presentano una di queste due infezioni, causeresti contaminazioni sia tra gli attrezzi di lavoro che tra i prodotti, rischiando di far contrarre infezioni anche alle clienti che verranno successivamente.
È importante che le tue clienti rispettino i tempi del ritocco, perché se da un alto, la colpa potrebbe essere tua, dall’altro la causa di infezioni ungueali, potrebbe essere della cliente stessa.
Sì, perché se aspetta molto tempo per il ritocco, i sollevamenti che sicuramente si andranno a creare, diventeranno terreno fertile per i batteri che piano piano andranno a proliferare e a causare infezioni.
QUANDO TOGLIERE LA RICOSTRUZIONE UNGHIE E QUANDO NON BISOGNA EFFETTUARE IL REFILL: INFIAMMAZIONI
Un’ infiammazione su cui bisogna prestare particolare attenzione è la Perionissi o ‘’Giradito’’.
Anche in questo caso, la colpa potrebbe essere sia dell’operatrice che della cliente.
OPERATRICE: se è andata ad eseguire una manicure aggressiva, e quindi aver danneggiato uno dei sigilli attorno all’unghia: zona delle cuticole (piega prossimale), solchi laterali, iponichio che proteggono l’unghia da corpi estranei, proprio perché il compito principale della pelle è il medesimo.
CLIENTE: causa quest’infiammazione, a volte accompagnata anche da pus, sia perché stuzzica i sigilli ungueali con le unghie, si mordicchia questa zona o perché pensa di tirare una ‘’pellicina’’ (anche se non si dovrebbe comunque) quando in realtà, pensava fosse un pezzo di pelle, ma invece era una parte di lamina separata (chiamata pipita) che, ancora debole, cerca di ricrescere.
Se mai ti dovesse capitare, la cliente deve essere immediatamente mandata dal medico, senza effettuare nessuna ricostruzione o refill, perché questa infezione potrebbe danneggiare la matrice. Infatti, quando l’infezione sarà passata, troverai nelle settimane successive, quando l’unghia ricrescerà, un solco sull’unghia (presta particolare attenzione quando vai a fare la manicure e non tentare assolutamente di limare quella parte perché assottiglieresti la lamina causando danni su danni).
Se la cliente, durante questa infiammazione/infezione ha già del prodotto sull’unghia non rimuoverlo: la cliente potrebbe sentire molto dolore, al parte se contiene pus, potrebbe aprirsi; e la polvere che andrai a creare limando, potrebbe infettare di più la parte.
QUANDO TOGLIERE LA RICOSTRUZIONE UNGHIE E QUANDO NON BISOGNA EFFETTUARE IL REFILL: DANNI STRUTTURALI
Durante i refill o le ricostruzioni potresti creare dei danni strutturali all’unghia naturale, ritrovandoteli mese dopo mese peggiorati. Ecco perché è importante togliere la ricostruzione e non effettuare il refill.
In questo articolo ti voglio parlare di onicolisi e di macchie bianche.
ONICOLISI: L’onicolisi è il distaccamento della lamina ungueale dal letto ungueale. In questo caso un sigillo, come l’iponichio o l’epitelio del letto ungueale, si è rotto. Questa rottura può essere dovuta non solo a traumi subiti, ma anche alla mancanza dei laterali, che porta la lamina a sollevarsi, perché non ancorata al vallo laterale. La causa di onicolisi può essere anche la dermatite da contatto, psoriasi, agenti aggressivi ecc.
Per definire meglio il concetto di onicolisi, dovresti immaginare una ‘’porta aperta’’ dove l’unghia non è più protetta dalle mura di casa ma subisce quello che succede nel mondo esterno. Questa ‘’porta aperta’’ permette ai batteri di infiltrarsi, se non si mantiene l’unghia ben pulita e asciutta, proliferare e dar vita ad infezioni batteriche.
In questo caso, quello che posso consigliarti è di accorciare l’unghia e aspettare che l’unghia ricresca sana, magari aiutando la cliente con dei trattamenti specifici per rafforzare l’unghia.
QUANDO TOGLIERE LA RICOSTRUZIONE UNGHIE E QUANDO NON BISOGNA EFFETTUARE IL REFILL: MACCHIE BIANCHE.
Forse ti capita o ti sarà capitato in passato che ad ogni refill, soprattutto dopo una ricostruzione, la tua cliente si presenti con macchie bianche sulle unghie. È importante capire, anche qui, a cosa sono dovute e quanto è grave la situazione. Le macchie bianche sull’unghia possono significare molte cose, adesso mi riferisco a tutte quelle unghie che presentano macchie bianche o unghie arrossate dovute a limature aggressive. Questi ‘’sintomi’’ ti stanno lanciando un campanello d’allarme, e indovina di chi può essere la colpa?
Cliente: molto probabilmente si è strappata le unghie a morsi.
Operatrice: ha rovinato le volte precedenti la lamina, assottigliandola molto (se è arrossata), tramite una manicure aggressiva o rimuovendo il prodotto in modo sbagliato. Questo non riguarda un danno superficiale come può esserlo lo sfaldamento, ma può essere dovuto sia all’utilizzo errato della lima, che della fresa.
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