Benvenuta in questa serie di video chiamata: Il Glossario dell’ Onicotecnica, in cui ti andrò a parlare della terminologia adatta al nostro settore, per risultare più professionali agli occhi delle tuoi clienti!
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Quando ti trovi davanti ad una cliente, soprattutto se nuova, oltre ad avere un linguaggio non verbale idoneo:
nel senso che devi risultare una persona sicura di te stessa e devi presentare il tuo centro o la tua immagine in un modo determinato; è molto importante anche il linguaggio verbale!
Il linguaggio verbale serve per riuscire a convincere una persona che tu sei la professionista giusta per risolvere il proprio problema!
Ho deciso di creare questa serie di video perché il nostro settore non è abituato a parlare nel modo corretto.
Il motivo è che:
questo è un lavoro che molto spesso viene preso come un hobby e come tale, nell’immaginario comune, si pensa che non c’è bisogno di avere una grande formazione per farlo.
Così questo pensiero porta le persone ad utilizzare dei vocaboli non professionali, proprio perché non hanno avuto un’adeguata formazione.
Quando la cliente si trova davanti ad una persona che utilizza parole che probabilmente lei stessa sa che sono sbagliati, non potrà mai considerarsi come una vera professionista!
Accade proprio perché al giorno d’oggi le informazioni che possiamo andare a cercare sono tantissime.
Le possiamo trovare facendo anche solo una piccola ricerca su internet, per cui è molto importante conoscere quali sono i termini corretti e quando utilizzarli nel modo giusto.
IL TERMINE “COLATA”.
Iniziamo dal primo termine che è il termine: “Colata”.
In genere questa parola viene utilizzata per indicare una copertura dell’unghia naturale, ma capiamo bene che non è il termine corretto da utilizzare!
Il problema più grande è che questo errore viene alimentato anche da internet, questo ci fa capire che molte informazioni che possiamo andare a cercare su internet possono anche essere sbagliate.
Infatti se vai a cercare su Google il termine “Colata” quello che uscirà fuori sono immagini di ricostruzione unghie, coperture dell’unghia naturale, piuttosto che corsi di ricostruzione unghie fatte da insegnanti che utilizzano per prime questo termine.
Invece il termine “Colata” potrebbe essere attribuita, ad esempio, alla seconda immagine, quando parliamo di una colata di cemento!
Quindi ritengo che questa è una cosa molto triste!
Perché, come ho detto, va ad alimentare un concetto sbagliato di ricostruzione unghie, in persone che si vanno a formare solamente all’interno di internet!
Inizia ad utilizzare le parole corrette e quando ti trovi di fronte alla ricostruzione unghie, nello specifico ad una Copertura dell’unghia naturale, l’andrai a chiamare in questo modo e non “Colata”.
IL TREMINE “FORNETTO”.
Il secondo termine da eliminare dal tuo vocabolario è il termine Fornetto, che viene usato per indicare la LAMPADA UV per unghie.
La parola “fornetto” indica un macchinario che utilizza il calore, ad esempio per cuocere qualcosa.
Nel nostro caso, con la ricostruzione unghie andiamo ad utilizzare sì un tipo di energia, che non è il calore, ma sono i raggi uv.
Pertanto quello che succede nella Lampada UV per unghie è proprio il contrario del forno, cioè nel momento in cui andiamo a polimerizzare il prodotto, la reazione stessa andrà a creare calore!
Mentre il forno ha la funzione opposta, cioè quella di dare calore ad un sistema che ha bisogno appunto del calore per riuscire a far svolgere determinate reazioni.
Continuando a parlare dei Raggi della Lampade UV bisogna fare una precisazione:
nel nostro lavoro, per andare a polimerizzare un Gel possiamo utilizzare diversi tipi di lampade.
Ci sono Lampade Tradizionali, Lampade CCFL, oppure Lampade Led.
Molte onicotecniche pensano che queste diverse tipologie di lampade emanano tipologie diverse di raggi.
Niente di più sbagliato, infatti tutte le Lampade per la ricostruzione unghie, come Lampade Led, a Bulbi oppure CCFL:
emanano tutti gli stessi Raggi UV.
Quello che cambia è solamente il range di frequenza dell’emanazione di questi Raggi che può essere più o meno intenso.
La tipologia di Raggi è sempre la stessa, proprio perché il prodotto ha bisogno dei Raggi UV per indurirsi.
Gli ingredienti stessi hanno bisogno di questo tipo di energia per iniziare la reazione chimica della polimerizzazione.
Continuando a parlare di terminologia, in relazione a quello che abbiamo appena detto, dobbiamo fare la distinzione tra le parole Polimerizzare, Catalizzare e Cottura.
TERMINI A CONFRONTO.
Abbiamo capito che il termine Cottura non ha senso utilizzarlo, proprio perché non abbiamo a che fare con un fornetto, quindi rimangono Polimerizzazione e Catalizzazione.
Quali di queste due parole è la più corretta?
Vengono utilizzate indistintamente, pensando che si tratti di una stessa reazione chimica, ma in realtà quello che accade con i nostri prodotti di ricostruzione unghie è la polimerizzazione.
La Polimerizzazione è il processo che porta una o più molecole libere tra di loro ad unirsi per formare un polimero: quindi da un monomero o da uno oligomero andiamo a formare una lunga catena di polimeri.
Per questo motivo stiamo parlando di polimerizzazione: cioè il processo per il quale il prodotto che sia Gel o Acrilico si va ad indurire fino a diventare una plastica.
Invece la catalisi è quando: all’interno di una reazione chimica subentra una sostanza che va a velocizzare quella reazione e questa sostanza è detta catalizzatore.
Per cui capisci che la catalizzazione non ha nulla a che fare con polimerizzazione, nel senso che potrebbe far parte di quella reazione, quindi una terza sostanza subentra per velocizzare quella reazione all’interno dei nostri prodotti.
Abbiamo dei catalizzatori che vanno a velocizzare una determinata reazione chimica, ma in ogni caso la reazione che abbiamo del prodotto è la Polimerizzazione.
Quello che succede tra i monomeri viene velocizzato dai catalizzatori, ma in realtà stanno polimerizzando.
Vedi, quando ti presenti davanti ad una cliente e utilizzi un determinato tipo di Glossario, cioè termini più specifici di cui conosce realmente il significato, la tua immagine e la percezione che la cliente ha del tuo lavoro sarà completamente diversa rispetto a quando utilizzavi termini sbagliati.
Quindi la frase:
Andrò a fare una colata di Gel che andrà a cuocere all’interno di un fornetto
sostituiscila con:
Andrò ad eseguire una copertura dell’unghia naturale che andrà a polimerizzare all’interno di una lampada uv.
Ti invito nuovamente ad iscriverti sul nostro canale Youtube e ci vediamo al prossimo video della serie il glossario dell’onicotecnica, buona formazione.