Nel nostro lavoro è importante conoscere la teoria, ancora prima di imparare ad applicare il prodotto sull’unghia.

Se conoscerai tutto quello che riguarda la teoria del’unghia naturale e della ricostruzione unghie, saprai come muoverti all’interno di questo grande commercio, dove ogni azienda fa a pugni per emergere.

Se saprai da cosa sono composti i prodotti con cui lavoriamo ogni giorno, come polimerizzano, come reagiscono alla polimerizzazione ecc., saprai che tipo di prodotti acquistare e come risolvere tutti i problemi che le tue clienti possono riscontrare.

Ti assicuro che, se seguirai i miei percorsi le tue clienti non avranno più problemi!

Oggi ti spiegherò la differenza tra due sistemi che sono stati creati a metà del 900’ e che oggi, sono sempre più innovativi: il sistema gel e il sistema liquido-polvere (acrilico).

Il gel entra nel mercato americano nel 1980, dopo l’acrilico, ma non ha successo perché l’acrilico dava già degli ottimi risultati e le operatrici conoscevano bene come utilizzarlo.

Il gel, invece, fin dall’inizio dava dei problemi, andava a produrre troppo calore in lampada e si sollevava molto facilmente. Le operatrici, che non sapevano come fare a risolvere questo problema hanno smesso di usarlo.

Ancora oggi in America non viene utilizzato molto.

Il gel, sbarca poi il Europa nel 1990, dieci anni dopo e da allora la tecnologia lo ha reso sempre più innovativo e duraturo, ma sembra che molte onicotecniche europee, pur preferendolo all’acrilico, non sanno come risolvere determinati problemi.

Tutti i prodotti di ricostruzione unghie fanno parte della famiglia degli acrilici, cioè sono delle plastiche a tutti gli effetti.

All’interno di tutti i nostri prodotti di ricostruzione unghie ci sono delle molecole, dove ogni molecola ha diverse caratteristiche, specifiche per ogni prodotto di ricostruzione unghie, come la consistenza, la colorazione, la capacità di legarsi ecc.

Devi sapere che le plastiche che utilizziamo sono termo-indurenti: una volta che si formano tramite le lampade UV per quanto riguarda il gel, o formate da noi per quanto riguarda il sistema l/p, non possono essere disciolte per creare un’altra cosa come avviene tramite il riciclaggio.

Queste molecole possono trovarsi in 3 stati differenti: 

  • Liquido (monomero)
  • Solido (polimero)
  • Semi-solido (oligomero)

Il gel è un oligomero, ovvero è formato da molecole legate in piccole catene, per questo la sua consistenza è gelatinosa. Sono più difficili da utilizzare perché sono filanti. La caratteristica appiccicosa, inoltre, dato che rimane più facilmente sugli attrezzi e sulla pelle, può portare ad allergie.

Una nota positiva del gel è che è un prodotto già pronto all’uso, non emana vapori e odori.

Devi tener conto di una cosa: nessun sistema è perfetto. Ognuno di essi possiede vantaggi e svantaggi.

All’interno del gel, le molecole sono foto-attivatori, cioè sensibili alla luce UV. Queste particelle, che vengono sollecitate dalla luce UV (dalla lampada), iniziano a muoversi velocemente legandosi tra di loro. Da qui ha inizio il processo di polimerizzazione. E, dato che queste molecole sfregano tra di loro, producono calore. Per questo la cliente, all’interno della lampada, sente le unghie bruciare. Questa reazione si chiama reazione esotermica.

A questo bisogna prestare molta attenzione, perché se la lampada non è compatibile con il gel, le molecole potrebbero polimerizzare molto velocemente e creare grandi quantità di calore in pochissimo tempo (per esempio, un gel che deve polimerizzare in due minuti, polimerizzerà in un minuto). Questo può creare alla cliente gravi ustioni al letto ungueale.

Una delle aziende che, attraverso importanti studi, ha creato la compatibilità tra gel e lampada è Sigma.

Quello che posso consigliarti è di non applicare grosse quantità di prodotto, tutto in una volta, sull’unghia, ma di lavorare a strati sottili. Questo consentirà alla luce UV di penetrare meglio il gel.

Importante non è solo la giusta compatibilità del gel con la lampada, ma anche la durata delle lampade.

Cambiale due volte l’anno, se le utilizzi tutti i giorni per svariate ore al giorno. Abbi cura di mantenerle sempre pulite tra un appuntamento e l’altro.

Devi prestare attenzione anche quando utilizzi il sistema liquido-polvere.

Questo non significa che l’acrilico faccia più male del gel.

L’acrilico si indurisce tramite il calore con la combinazione di liquido e polvere.

La sua difficoltà è nel saper dosare nel modo giusto questi due elementi.

E il dubbio che nasce, se utilizzare questo prodotto o meno, è dovuto al suo odore.

Come ti ho anche spiegato in questo articolo acrilico cos’è come si usa l’odore non determina la sua tossicità. Anche il gel possiede degli odori, che non si percepiscono per la sua diversa consistenza.

In entrambi i prodotti, attraverso la polimerizzazione, avviene il fenomeno del restringimento, anche se il gel polimerizza tramite la lampada, e l’acrilico grazie al calore. Attorno le molecole che, attraverso la polimerizzazione iniziano a muoversi, legandosi in lunghe catene, si riduce lo spazio tra di loro perché aumentano di volume, creando a volte dei sollevamenti.

Nel gel questo restringimento avviene di più, ecco perché è importante la compatibilità tra gel e lampada ed ecco perché il gel, a differenza dell’acrilico è un prodotto che non si può sciogliere con l’acetone.

Anche l’acrilico se applicato a grandi quantità e tutto in una volta può creare molto calore.

Come vedi, questi due prodotti, per quanto possano sembrare molto diversi tra di loro, in realtà molte cose le accomunano. 

Importante è capire su quale tipologia di unghia applicare il gel, piuttosto che l’acrilico, e viceversa. Sì, perché le unghie delle clienti non sono tutte uguali, ognuno ha problematiche diverse che attraverso i prodotti giusti possono essere risolti. Per esempio su unghie che si spezzano, andrò ad applicare un prodotto più resistente.

Se vuoi conoscere tutte le proprietà dell’unghia naturale, capire come riequilibrare quelle mancanti, ti consiglio di iscriverti alla Nail University.

Rispetto al gel, l’acrilico può risolvere problemi di struttura dell’unghia naturale. Infatti, se ti dicessi che il sistema liquido e polvere può far tornare la tua unghia perfettamente sana? Ebbene sì, molte delle mie clienti, vengono in salone, al loro primo appuntamento con unghie storte, laterali mancanti ecc. Quello che mi colpisce è che credono che le loro unghie ‘’crescono così’’. Nella maggior parte dei casi non è vero, perché applicando il mio metodo di lavoro, le loro unghie ricrescono sane.

No, non è una magia e sì, è possibile. Di seguito ti inserisco alcune foto dove potrai vedere tu stessa il risultato che una delle mie clienti ha ottenuto.

PRIMA

Unghia prima della ricostruzione acrilico o gel

      DURANTE                                                  

Unghia durante la ricostruzione acrilico o gel

DOPO

Unghia dopo la ricostruzione acrilico o gel

Dato che l’acrilico è un prodotto dove sei tu a creare la giusta consistenza e dove tu stessa, puoi controllare il momento stesso in cui avviene la polimerizzazione, devi sapere che, attraverso l’acrilico, spingendo bene la piega prossimale, mettendo il prodotto nei punti giusti ed effettuando un buon pinching, la tua cliente, sia nell’immediato, che dopo potrà godere di unghie sane e forti. Non avrà più unghie storte, senza forma e pelle ispessita. Come puoi vedere tu stessa in foto, lì dove l’unghia mancava, attraverso l’acrilico sono riuscita a ripristinare totalmente la sua lamina.

Come hai potuto constatare tu stessa, in questo articolo, entrambi i prodotti si possono utilizzare, sta a te scegliere la giusta formazione che possa farti conoscere tutte le nozioni per lavorarli al meglio. 

Per saperne di più, contatta una delle mie tutor a questo link

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